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L’organizzazione era costituita in studi e sezioni-laboratorio dove venivano realizzate le
esperienze. Queste ultime supportate da “facilità” come il reparto disegnatori, l’officina elettronica,
quella meccanica, una verniceria per la strumentazione realizzata per il suo inserimento nelle
applicazioni nucleari e un magazzino dei componenti speciali più utilizzati.

L’organizzazione delle “facilità” si rivelerà snella e vincente rispetto a quella accentrata e realizzata
in seguito nel Centro Studi della Casaccia. I seminari di lavoro costituiranno una parte importante
per l’istruzione e il coinvolgimento degli addetti ai lavori. Il lavoro di equipe fornirà sempre nuove
idee utili sia per le parti teoriche che per quelle applicative.
A conferma della lungimiranza del direttore del Laboratorio di Elettronica Prof. Brunello Rispoli, il
modello organizzativo sarà adottato con successo anche dal Dott. Francesco Catoni negli anni 70
nel programma di separazione isotopica.

Poi, nel 1960-61, ecco i corsi dell’ing. Puglisi sulla progettazione e realizzazione di “Cavità a
radiofrequenza” del Sincrotrone di Frascati che avevano lo scopo di ridare piccole quantità di

                                                                   energia in sincronismo con i protoni che
                                                                                                          attraversava
                                                                                                          no la cavità,
                                                                                                          incrementan
                                                                                                          do l’energia
                                                                                                          finale.

E ancora, insieme al Dott. Renzo Marconero, al laureando Francesco Catoni, la realizzazione di
strumenti per la misura dell’ultravuoto per l’anello sperimentale ADA, l’accumulazione di elettroni
e positroni. Quindi i seminari dell’ideatore: lo
scienziato Touschek.
Per portare elettroni e positroni all’energia voluta
era necessario eliminare anche piccole tracce di
gas residuo nell’anello. Siamo agli inizi degli
anni 60, gli strumenti per la misura del vuoto,
operativo a 10-10 mm hg, sono visibili sul tavolino
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